abbonamenti-automatici

Avrete spesso riscontrato che nell’accedere ad alcuni siti web troviamo pulsanti o link che non sempre sono chiari.
Un esempio è la classica barra dove c’è l’informativa dei cookie e dove sono presenti il tasto “Accetta e Acconsenti” e sul lato è posta generalmente una crocetta per la chiusura del banner.

Vi suggerisco di chiudere sempre il banner dalla crocetta ed in particolare se navigate da mobile con la connessione dati.
I servizi di abbonamento automatici come Gogobox e altri sono spesso celati dietro un apparente ed innocuo pulsante o link.
Certo non possiamo vivere nel terrore di cliccare per vedere un contenuto e dunque come fare?

  • Richiedi al tuo operatore di telefonia mobile l’attivazione della blacklist, una lista ben conosciuta dagli operatori telefonici e generalmente sempre aggiornata, in sostanza verrà impedito a qualunque servizio di attivarsi automaticamente. Potreste trovare alcuni servizi come notifiche del vostro sistema bancario online e altri che vengono inseriti nella lista, per ovviare al problema contattate il vostro operatore e richiedete lo sblocco di quello specifico servizio.
  • Ogni servizio attivato automaticamente invia un sms di notifica, alla ricezione comunicate immediatamente i dati al vostro gestore e richiedete il rimborso specificando che l’addebito è avvenuto senza il vostro consenso.
  • Segnalazione alla Polizia Postale, alcuni servizi e con alcuni operatori accade che non sia possibile disattivare con semplicità e rischiamo di vederci addebitati ingenti costi sul traffico, alcuni piani di questi abbonamenti vanno da 5 a 20 euro + iva a settimana.
    La soluzione è contattare la Polizia Postale e richiedere il blocco e indagine del servizio, in effetti si tratta di una truffa bella e buona considerando che non abbiamo autorizzato in modo esplicito un consenso per l’attivazione e addebito dell’abbonamento.

Ci sono quattro modi con cui ci possono truffare facendoci pagare decine o centinaia di euro per servizi non richiesti  sul cellulare. Le vittime di questa megatruffa nel 2014 sono state circa 500mila, ma il problema riguarda potenzialmente 10 milioni di italiani per un giro di affari di 800 milioni di euro all’anno e in continua crescita.

Fonte Repubblica.it

Crudo e diretto c’è il suggerimento di non cliccare mai su nessun banner pubblicitario ed in particolare su quelli che indicano “Gratis o Free“, accessi a contenuti erotici o suonerie  ma anche proposte per scaricare app.
Inoltre per evitare di infettare con Malware il nostro dispositivo suggeriamo di attivare uno dei tanti ottimi antivirus scaricabili dal Playstore per Android.

Se la nostra compagnia di telefonia mobile dovesse rifiutare il rimborso per un illecito addebito, possiamo senza problemi informarli che ci rivolgeremo all’Antitrust e all’Agcom.
Esiste un preciso link per le controversie, questo: https://www.agcom.it/procedura-di-conciliazione

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