ai-di-google-crea-il-proprio-linguaggio-segreto

Va bene, niente panico! I computer hanno creato il proprio linguaggio segreto e probabilmente stanno parlando di noi in questo momento…

Ovviamente è uno scherzo! Ma poi, alla fine, nemmeno tanto…

Nel mese di settembre Google ha annunciato che la sua rete neurale, Machine Translation, era finalmente attiva ed utilizzava un “apprendimento profondo” per tradurre al meglio un insieme di lingue diverse tra loro.

AI di Google, non solo riconosce lingue come ad esempio il Mandarino, ma adesso può tradurre tra due lingue che non ha mai conosciuto prima.
In un documento di ricerca, Google rivela come utilizza il traduttore indipendentemente dalla lingua.

phrase-based-machine-translation

La società ha recentemente cambiato sua caratteristica “Traduci”, in un sistema di apprendimento profondo chiamato Machine Translation (GNMT). Questo sistema si basa su un apprendimento che impara da milioni di esempi e che ha drasticamente migliorato la qualità della traduzione.
Il problema è che Google Translate lavora con 103 lingue, questo significa che ci sono 5.253 “coppie di lingue” da tradurre. Se si moltiplica il tutto per i milioni di esempi necessari per la formazione, sarebbe troppo per l’unità di elaborazione centrale.

Dopo la traduzione attraverso svariate coppie di lingue come ad esempio dall’ inglese al giapponese e dall’ inglese al coreano, e viceversa… è stato provato a tradurre una coppia di lingue che il sistema non aveva ancora imparato!

In altre parole: il sistema può fare una traduzione tra il giapponese e coreano?

Sorprendentemente la risposta è sì! Può ragionevole generare una traduzione dal coreano al giapponese anche se non gli è mai stato insegnato a fare così. Questo è quanto afferma Google!

Ancora non è al 100% sicura la modalità di funzionamento, perché le reti di apprendimento (GNMT) sono notoriamente difficili da capire. Tuttavia, è stato possibile studiare un modello a tre lingue usando una rappresentazione in 3D di alcuni dati interni, ed è stato notato che il sistema automaticamente raggruppa delle frasi che hanno lo stesso significato in tre lingue diverse.

In sostanza AI di Google ha sviluppato un proprio linguaggio interno, a differenza dell’attuale sistema “Phrase-Based Machine Translation”, che traduce solo parole e frasi indipendenti all’interno di un periodo.
Il nuovo metodo elabora il periodo come se fosse una sola unità da tradurre, questo vuol dire che la rete codifica qualcosa che riguarda la “semantica” della frase, piuttosto che semplicemente memorizzare delle traduzioni tra frasi.

L’obiettivo finale? Riuscire ad applicare questa tecnologia a tutte le lingue di Google Traduttore.

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